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COSTITUZIONE DELL’ECOMUSEO DELLA VALLE D’ITRIA E DELL’ASSOCIAZIONE ECOMUSEALE DI VALLE D’ITRIA

- 12/05/2009 tra i Comuni di Alberobello, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca e Monopoli è stato stipulato un protocollo di intenti finalizzato alla costituzione dell’Ecomuseo della Valle d’Itria(spazio)il quale individuava nella Conferenza dei Sindaci riuniti presso il Comune di Locorotondo, comune capofila del progetto, l’unico organismo deputato a programmare e dare indirizzi in merito al costituendo Ecomuseo;

- 23/05/2009 i Comuni di Alberobello, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca e Monopoli hanno siglato con la Regione Puglia un protocollo d’intesa per la costituzione dell’Ecomuseo della valle d’Itria, individuandolo fra i progetti-pilota nell’ambito del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e riconoscendone la valenza culturale e urbanistica dell’iniziativa finalizzata alla predisposizione delle mappe di comunità;

- 19/09/2009 – 24/10/2009 si è tenuto il corso di formazione per la qualifica di “operatore ecomuseale”. I partecipanti  sono diventati i soci fondatori dell’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria;

- 13/02/2010 è stata costituita l’Associazione Culturale, senza scopo di lucro, denominata “Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria” quale ente gestore del relativo ecomuseo. L’Associazione suddetta è articolata operativamente da sei sezioni ecomuseali corrispondenti ai comuni firmatari del suddetto protocollo.

FINALITA’ DELL’ ASSOCIAZIONE ECOMUSEALE DI VALLE D’ITRIA

L’ecomuseo è una forma museale mirante a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale della comunità locale e punta ad una conservazione attiva ed integrata degli aspetti strettamente geografici, paesaggistici e ambientali ma anche alla valorizzazione delle risorse patrimoniali, materiali e immateriali, come case ed opifici, pratiche di vita e di lavoro, produzioni locali nella prospettiva di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell’intera comunità locale.

Per il raggiungimento dello scopo sociale l’Associazione si propone di:

a) rafforzare il senso di appartenenza delle identità locali attraverso il recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle radici storiche e culturali delle comunità raccogliendo e gestendo informazioni, dati, documenti e altro da catalogare e da predisporre per eventuali programmi di promozione o iniziative di valorizzazione;

b) attivare e rendere partecipi direttamente le comunità, le istituzioni culturali e scolastiche e le associazioni locali ai processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturale-materiale, immateriale-sociale e ambientale della valle d’Itria estesa fino alla costa adriatica, compresi i saperi tramandati e le tradizioni, favorendo collegamenti e scambi di informazioni con le varie realtà istituzionali ed associative locali, regionali, nazionali ed internazionali, organizzando attività culturali che promuovono l’informazione, il dibattito, la riflessione e le ipotesi operative nei campi della didattica, del turismo e dell’economia eco-sostenibile;

c) conservare, ripristinare, restaurare e valorizzare ambienti di vita e di lavoro tradizionali, utili per tramandare le testimonianze della cultura materiale e ricostruire le abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali, le relazioni con l’ambiente circostante, le tradizioni religiose, culturali e ricreative, l’utilizzo delle risorse naturali, delle tecnologie, delle fonti energetiche e delle materie impiegate nella produzione agricola, silvicola, artigianale e industriale svolgendo attività di studio e di documentazione su ambiti di interesse naturalistico, storico, artistico e culturale, promuovendo ed organizzando visite di istruzione, escursioni guidate, ed ogni altra iniziativa atta ad approfondire ed incentivare processi di conoscenza e di valorizzazione anche attraverso consulenze per la realizzazione di centri di formazione e di informazione ecomuseale;

d) valorizzare e diffondere il patrimonio culturale in quanto elemento del territorio, funzionale alla costruzione e rivitalizzazione di reti di attività e servizi volti a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale dell’ambito geografico delle Murge del sud-est esteso alla costa adriatica svolgendo servizi nel campo dell’analisi, della programmazione e della pianificazione ambientale per la conservazione, il recupero e la valorizzazione delle risorse territoriali e la valorizzazione di articoli e prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato locale;

e) promuovere e sostenere le attività di ricerca scientifica e didattico-educativa relative alla storia e alle tradizioni locali del territorio ideando, organizzando e realizzando, nel campo dell’educazione ambientale e nei processi di sviluppo sostenibile, corsi di sensibilizzazione e insegnamento, seminari, convegni, congressi, campagne informative, mostre ed esposizioni, producendo, pubblicando e distribuendo stampa varia nel settore della editoria scientifica, naturalistica, didattica, turistica e di valorizzazione del territorio;

PROCESSO DI SVILUPPO

In data 12/05/2009 è stato stipulato un Protocollo di Intenti tra i Comuni di Alberobello, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca e Monopoli finalizzato alla costituzione dell’Ecomuseo della Valle d’Itria.

In seguito, il 23/05/2009, la Regione Puglia ha sottoscritto il suddetto protocollo riconoscendo la valenza culturale ed urbanistica della costituzione del suddetto Ecomuseo individuandolo fra i progetti-pilota nell’ambito del Piano Paesaggistico Territoriale regionale.

Il corso di formazione per operatori ecomuseali è stato realizzato tra il 19/09/2009 ed il 24/10/2009 con al termine una prova finale consistente nella realizzazione di tesine progettuali in materia.

Il gran numero di tesine meritevoli e l’entusiasmo dimostrato da tutti i partecipanti al corso, ha fatto si che venisse fondata l’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria quale gestore dell’Ecomuseo e responsabile del progetto “Mappe di comunità” che ha visto come risultato finale la realizzazione di una mappa di comunità per ogni comune aderente all’Ecomuseo.

Ogni sezione ecomuseale ha quindi operato per mezzo di questionari distribuiti nelle scuole, laboratori cittadini, eventi culturali e passeggiate nel territorio al fine di acquisire tutti i dati necessari da inserire nella mappa rappresentativa sia delle caratteristiche territoriali che di quelle culturali della propria comunità.

Nel luglio 2011 la Regione Puglia ha approvato la Legge Regionale n°15 del 6/07/2011, con la Legge regionale anche la Puglia ha acquisito uno strumento per cui vengono riconosciuti, promossi e disciplinati sul territorio regionale gli ecomusei “allo scopo di recuperare, testimoniare, valorizzare e accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale, immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni, le attività e il modo in cui l’insediamento tradizionale ha caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio e del territorio regionale, nella prospettiva di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell’intera comunità locale ” (L.R. 15/2011 art. 1, c.1).

L’Associazione continua ad operare sul territorio con iniziative con e per la comunità promuovendo il più possibile la collaborazione con altre realtà associative e gruppi di persone che operano sul territorio.